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Le spiagge della Marmorata: <br>due perle incastonate nelle scogliere della Costa Smeralda

Le spiagge della Marmorata:
due perle incastonate nelle scogliere della Costa Smeralda

SARDEGNA

Pubblicato il: 08-06-2018

Parli di Costa Smeralda e immediatamente gli occhi si riempiono di colori, dal blu cobalto a quella particolare sfumatura di verde che ha regalato il nome alla località. La Sardegna è un'isola unica, in equilibrio fra un passato di storia arcaica e un presente fatto di località dense di natura e luoghi alla moda.

Nel tratto che occupa il Nord Est dell'isola, la Costa Smeralda sa regalare emozioni e vacanze esclusive, luoghi gettonati ed altri più riservati. Non molto lontano da Santa Teresa di Gallura si estende la bianca distesa di sabbia fine della Marmorata. Le spiagge, paragonabili alle perle di un diadema circondato da smeraldi, sono ostaggio della scogliera che le divide in due parti, una più piccola, la Laurina o Marmoratina, di uso privato ed esclusivo, e una seconda di dimensioni maggiori, la Marmorata, che avvolge un’insenatura dove è possibile anche ormeggiare piccole imbarcazioni.

Per entrambi vige una "regola": l'obbligo di visitarle e di trascorrervi del tempo per non perdere la possibilità di viverne il fascino, comodamente distesi sui lettini, all'ombra degli ombrelloni, per gustare il mare, la sabbia, i colori, la natura. Di fronte il colore cristallino delle acque che lasciano trasparire i fondali, alle spalle la macchia mediterranea che diffonde nell'aria gli aromi delle sue piante più pregiate. Al largo due isole rocciose, omonime della località, che la sorvegliano, placidamente immerse nel verde e blu delle onde. La breve distanza dalla costa le rende raggiungibili anche a nuoto.

Visitarle merita, non solo per gustarne l'atmosfera ma anche per entrare nell'antica cava romana ricavata al loro interno che ingentilisce l'ambiente e lo rende ancora più suggestivo. La vegetazione alle spalle della Marmorata nasconde altri segreti. Oltre al vecchio faro di Punta Falcone, promontorio noto dall'antichità per le cave di granito, sorgono fra il verde, antiche installazioni militari costruite fra la fine dell'800 e la Seconda guerra mondiale che offrono ancora i resti delle postazioni per obici e cannoni a lunga gittata.

Le indicazioni per raggiungere la spiaggia della Marmorata da Santa Teresa di Gallura sono estremamente semplici da seguire. Tante sono le opportunità di escursioni che dalla località permettono di scoprire i golfi e gli arcipelaghi di cui è ricca la zona e le città principali. Non dimentichiamo che appena una manciata di chilometri separa La Marmorata da Santa Teresa di Gallura, borgo di 5.000 abitanti che in estate moltiplica esponenzialmente il numero dei residenti. A fondarla fu nel 1808 Vittorio Emanuele I di Savoia che le diede il nome della consorte, Maria Teresa.

Un altro sovrano, Filippo II di Spagna, volle coronarla a sua volta costruendo la torre di Longosardo, termine derivato dall'antico appellativo della località e scelto in onore alla sua funzione di varco o "longone" (finestra) verso le scogliere di Bonifacio. Nei dintorni è possibile ammirare anche le testimonianze nuragiche dei complessi archeologici di Lu Brandali e Sa Testa. A poco più di 60 km si trova Olbia, nome che le attribuirono i greci e che significa "felice". Il legame con il passato è tangibile tanto quanto il tesoro di quasi 900 monete d'oro scoperto durante gli scavi e custodito nel museo archeologico.

Olbia lega il suo nome anche alla necropoli risalente al periodo romano e poi cristiano situata nei pressi della Basilica di San Simplicio. Poi i dolmen, i menhir e le grandi installazioni megalitiche dell'Età del bronzo. Un patrimonio storico e naturalistico, testimoniato dalle tante calette turchesi che ne circondano il golfo e che sfocia anche nel piacere della buona cucina locale dominata dall'accoppiata cozze e vermentino.

Tanti sono i panorami collinari che offrono l'opportunità di godere pienamente delle bellezze della zona e di perdere lo sguardo fra le infinite sfumature del mare di Santa Teresa di Gallura, per poi posarlo di nuovo sulle bianche distese di sabbia della Marmorata. Merita una visita anche Capo Testa, uno scoglio legato alla terra ferma da una striscia di sabbia e alle cave scavate nelle baie di Colba e Santa Reparata da cui i Romani ricavarono le pietre che ancora oggi sorreggono il Pantheon.



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