Le riserve naturali lungo la Costa Adriatica
L’Italia vanta quasi 8000 km di costa e, anche per questa ragione, è una delle più importanti mete balneari in Europa. Il Mare Adriatico, in particolare, bagna la costa orientale del nostro paese per circa 1500 km, da Trieste fino al Salento, lungo i quali si susseguono quasi ininterrottamente località e spiagge di tutti i tipi. Sul suo grande appeal al momento di scegliere la destinazione di una vacanza non ci sono dubbi, ma a ben vedere la Costa Adriatica offre anche molto altro: ci sono borghi e città d’arte (la stessa Trieste, Venezia, Ravenna, Ancona o Bari, solo per citarne alcune), ma anche parchi naturali e oasi marine da conoscere ed esplorare.
Per chi cerca un viaggio a contatto con la natura e lontano dalla folla, partire alla scoperta delle riserve naturali lungo la Costa Adriatica può essere certamente un modo diverso, più intimo, di conoscere il territorio italiano.
Parco del Delta del Po
Il Parco del Delta del Po si estende su due regioni, il Veneto e l’Emilia-Romagna, e comprende tutta l’area interessata dalle diramazioni della foce del Po, dove questo si getta dell’Adriatico, oltre ad alcune zone umide e salmastre limitrofe. Chiaramente i confini regionali sono un’invenzione dell’uomo, ma tra queste valli e paludi non se ne sente davvero il bisogno; siamo infatti un territorio tutelato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, dove la natura regna incontrastata e i numeri ne testimoniano la ricchezza: oltre 300 diverse specie di uccelli e più di 1000 vegetali, decine di specie ittiche – di cui molte endemiche – sono solo alcuni dei motivi che spingono ogni anno i visitatori a scegliere di trascorrere qualche giorno nella calma di quest’oasi di quiete.
La tranquillità non deve trarre in inganno, perché l’offerta turistica è molto varia e spazia dalle passeggiate alle gite in bicicletta, dalle escursioni in barca agli appostamenti per il birdwatching, senza tralasciare la buona cucina e la visita ad alcuni siti particolarmente interessanti: si può infatti passeggiare per le strade della cittadina di Comacchio e uscire in barca nelle sue valli, visitare l’abbazia medievale di Pomposa, oppure fotografare gli spettacolari fenicotteri che abitano le saline di Cervia e la vicina abbazia di Sant’Apollinare in Classe con i suoi mosaici bizantini, o ancora
muoversi in canoa tra i canneti per esplorare le Bocche di Pila.
Parco Naturale del Conero
La prima cosa che viene in mente, parlando del Conero, sono le sue spiagge. Località come Numana, Sirolo e Marcelli richiamano migliaia di vacanzieri ogni anno, ma il Parco Regionale Naturale del Conero offre molto di più: qui si incontrano terra e mare in un territorio ricco di biodiversità da vivere attraverso i sentieri a piedi, in bicicletta o a cavallo, le gite in canoa e le visite di carattere storico e culturale. La scoperta del territorio può cominciare da Ancona, la città dove il sole sorge e tramonta sul mare, per poi dirigersi verso l’inconfondibile sagoma del Monte Conero,
che dall’alto dei suoi 572 metri s.l.m. domina da oltre cinque milioni di anni la costa gettandosi a picco nell’azzurro dell’Adriatico.
L’area del parco comprende anche la fascia collinare interna dove vivono, tra gli altri, volpi, tassi, puzzole, donnole, cinghiali e caprioli, e che è inoltre un’ottima meta per il birdwatching, in quanto punto di migrazione di rapaci e aironi.
Come in tutta Italia, anche in questo lembo di Marche incastonato tra la montagna e il mare i prodotti tipici sono delle eccellenze assolute: il vino Rosso Conero, il miele, l’olio e la lavanda locali si possono apprezzare spostandosi tappa dopo tappa in un itinerario enogastronomico tra i borghi dell’entroterra.
Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto e Riserva di Punta Aderci
Entrambe le riserve si trovano nei pressi della cittadina di Vasto e e costituiscono altrettanti luoghi di grande interesse turistico e naturalistico. Nel primo caso, l’area della Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto si estende per 57 ettari lungo 3 km di costa abruzzese nella zona della spiaggia
della Marina di Vasto, e termina presso il Giardino Botanico Mediterraneo, nel Comune di San Salvo.
L’occasione di una vacanza da queste parti è quindi doppiamente invitante, perché si può alternare la vita da spiaggia a una passeggiata o a una gita in bici in un raro – almeno per quanto riguarda l’Abruzzo - ambiente dunale caratterizzato da una vegetazione tipica, ormai pressoché scomparsa altrove, che comprende specie come la camomilla di mare e il giglio delle sabbie.
È anche un ottimo spot per chi ama il birdwatching: qui infatti nidifcano o transitano uccelli come il fratino, il cardellino, il verdone, il verzellino, il saltimpalo e il beccamoschino e, con un po’ di fortuna, si possono avvistare anche rettili e anfibi come il rospo smeraldino e la testuggine palustre. Poco più a nord, la riserva di Punta Aderci è un’area protetta di circa 285 ettari compresa tra la spiaggia di Punta Penna e la foce del fiume Sinello; qui i fiori all’occhiello, quantomeno dal punto di vista paesaggistico, sono proprio la spiaggia selvaggia di Punta Penna – un invitante anfiteatro a
ridosso del porto di Vasto – e il promontorio di Punta Aderci, con la spiaggia adiacente e il pittoresco trabocco dei pescatori a disegnare un’immagine da cartolina. In ottica naturalistica, nelle cavità del promontorio vive l’Halymenia floresia, da molti considerata l’alga rossa più bella del Mediterraneo, mentre dalla cima di Punta Aderci si può godere di un panorama impagabile che comprende le vette del Parco Nazionale della Maiella, del Gran Sasso Laga e dei Sibillini, regalando anche l’emozione di intravedere al tramonto, con le giuste condizioni atmosferiche, addirittura il Monte Conero.
Riserva Naturale Marina delle Isole Tremiti
L’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti si trova al largo delle coste pugliesi ed è parte integrante del Parco Nazionale del Gargano.
Le Tremiti sono cinque perle – San Nicola, San Domino, Capraia, Pianosa e il Cretaccio – dall’indiscutibile bellezza poste nell’Adriatico meridionale, che catturano i loro visitatori non solo per i colori e il paesaggio, ma anche per l’incredibile biodiversità che accolgono sia sulla terra, che sott’acqua: basti pensare che, tra la variegata fauna e flora marina locale, appena pochi anni fa è stato scoperto il rarissimo corallo nero.
L’arcipelago può essere meta di una visita di uno o più giorni, durante i quali dedicarsi alle immersioni per scoprire i siti archeologici marini – tra cui antiche imbarcazioni di epoca Romana o di secoli più recenti, ma anche una mina a puntoni della Prima Guerra Mondiale – oppure optare per il diving, le gite in barca alla ricerca delle tantissime grotte nascoste, o ancora percorrere i sentieri a terra per conoscere i luoghi simbolo delle isole tra gli anfratti, le chiese, le fortificazioni sull’isola di San Nicola e l’immancabile esplosione di natura.
Riserva di Torre Guaceto
In provincia di Brindisi, a pochi chilometri da Carovigno e San Vito dei Normanni, la Riserva di Torre Guaceto si divide tra mare e terra con l’Area Marina Protetta e una Riserva Naturale dello Stato, entrambe caratterizzate da una straordinaria biodiversità.
Simbolo della Riserva è proprio la Torre di Guaceto, una grande torre aragonese a base quadrata dell’antico sistema difensivo voluto da Carlo V. Nella riserva si alternano spiagge di sabbia dorata e scogli, mentre sotto il mare sono soprattutto le praterie di posidonia e coralligeno a fungere da richiamo per i visitatori. A terra, invece, la macchia mediterranea occupa gran parte del territorio, condiviso con il bosco di lecci e una zona umida, che formano un complesso ecosistema nel quale vivono in armonia uccelli e mammiferi.
Per i fortunati visitatori non c’è che l’imbarazzo della scelta tra le attività da svolgere: snorkeling, fotografia subacquea, birdwatching, camminate, escursioni in bici e uscite in barca a vela sono solo alcune delle suggestioni per entrare in contatto con la natura.
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